Alla Mole Vanvitelliana arriva “Rinascimento Marchigiano”: l’arte che risorge dai luoghi del sisma
ANCONA – L’arte come rinascita, memoria e riscatto. È questo il cuore della mostra “Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede”, che sarà inaugurata giovedì 11 aprile alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dove resterà visitabile fino al 15 giugno 2025.
Promossa da Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, l’esposizione racconta una storia profonda e toccante: quella dei territori marchigiani feriti dal sisma del 2016 e del 2022, che attraverso la bellezza e il restauro delle loro opere d’arte tornano a respirare, a vivere, a sperare.
Capolavori salvati dal terremoto
In mostra, una selezione di opere restaurate con cura e maestria da professionisti marchigiani. Tra queste, due preziosi capolavori anconetani:
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Il Crocifisso ligneo del XIII secolo, originariamente realizzato per la chiesa del Santissimo Salvatore di Ancona (oggi Santi Pellegrino e Teresa), con sfondo blu stellato, restaurato da Maria Laura Passarini.
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L’olio su tela “San Carlo Borromeo in gloria e santi” (1625-1630) di Cesare Dandini, proveniente dalla chiesa del Santissimo Sacramento, restaurato da Maria Veronica Soro.
Entrambe le chiese anconetane sono attualmente chiuse a causa dei danni provocati dal sisma del novembre 2022. Il terremoto, ricordano i curatori Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, non ha risparmiato né l’entroterra né la costa, colpendo anche monumenti e chiese della nostra città.
Il percorso e le tappe della rinascita
La mostra, già accolta a Roma e ad Ascoli Piceno, arriva ora ad Ancona per poi spostarsi a San Severino Marche, toccando simbolicamente i luoghi più colpiti del cratere sismico. Il progetto, sulla scia della prima edizione del 2019, mira a valorizzare e restituire dignità a un patrimonio storico-artistico altrimenti invisibile.
Tra gli altri autori in mostra troviamo nomi del calibro di Carlo Crivelli, Antonio Vivarini, Pietro Alamanno, Cola dell’Amatrice, Ludovico Trasi e Giuseppe Puglia detto il Bastaro, oltre a uno straordinario capolavoro di Lorenzo d’Alessandro, proveniente dalla chiesa scomparsa di San Michele Arcangelo di Matelica.
Un’esperienza immersiva nel cuore della Mole
La mostra sarà anche occasione per (ri)scoprire la Mole Vanvitelliana nel suo insieme, con percorsi che includono anche la Marciaronda, il Museo Omero e la Collezione Design. Saranno previste anche visite guidate notturne, su prenotazione.
Questi gli orari di apertura:
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Martedì, mercoledì e giovedì: 16 – 19
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Venerdì: 15 – 19
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Sabato, domenica e festivi (Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile, Primo Maggio, Patrono, 2 Giugno): 11 – 19
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Lunedì chiuso
Biglietti e agevolazioni
Il biglietto intero costa 8 euro, ma sono previste numerose riduzioni e ingressi gratuiti:
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Biglietto ridotto (5 euro) per:
residenti ad Ancona, studenti universitari, over 65, under 25, possessori di card Feltrinelli, Coop, Aci, Marche Teatro, iscritti FAI, Touring Club, Icom, famiglie non residenti con minori, visitatori che soggiornano o pranzano ad Ancona, accompagnatori residenti. -
Ingresso gratuito per:
under 16, giornalisti con tesserino, guide turistiche iscritte, persone con disabilità e accompagnatori, turisti che pernottano almeno due notti in strutture ricettive anconetane.
Un evento che coinvolge tutta la città
Con questa mostra, Ancona si fa promotrice di una rinascita culturale condivisa, coinvolgendo scuole, associazioni, operatori turistici, cittadini e visitatori. Un’occasione per riscoprire l’identità marchigiana, attraverso l’arte che racconta, consola e costruisce.
Per prenotazioni e info:
📞 333 6168898
📧 annamaria.latilla@anconaservizi.it
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