Cinghiali in città: da Ancona al Pinocchio, la favola moderna che nessuno si aspettava
Ancona, la perla dell’Adriatico, sta vivendo un momento magico. No, non stiamo parlando di un nuovo festival del mare o di un’esposizione d’arte contemporanea. Stiamo parlando di cinghiali. Sì, avete letto bene: cinghiali. Quegli animali pelosi, un po’ goffi, un po’ minacciosi, che di solito associamo a foreste, montagne e cartoni animati della Disney. E invece no, loro hanno deciso che Ancona è la nuova meta trendy del 2025.
Dopo aver fatto un tour en plein air nel centro storico, ammirando i monumenti e probabilmente scattandosi qualche selfie con il Duomo sullo sfondo, i nostri amici cinghiali hanno pensato: “Perché fermarsi qui? Andiamo al Pinocchio!”. E così, come in una favola moderna, i cinghiali hanno preso l'autobus (ok, forse no) e si sono trasferiti nel quartiere Pinocchio. Perché no? Dopotutto, se un burattino di legno può diventare un bambino vero, perché un cinghiale non può diventare un cittadino modello?
Ma cosa ci fanno i cinghiali al Pinocchio? Forse sono alla ricerca di Geppetto, sperando che li trasformi in qualcosa di più elegante, tipo un maialino da salotto. O forse stanno solo cercando un po’ di tranquillità lontano dal caos del centro. Dopotutto, anche i cinghiali hanno bisogno di vacanze. E Pinocchio, con il suo nome fiabesco e la sua aria tranquilla, sembra il posto perfetto per una fuga romantica.
C’è da dire che i residenti del quartiere non sembrano entusiasti di questa nuova invasione. Immaginatevi la scena: stai uscendo di casa per prendere il caffè al bar e ti trovi faccia a faccia con un cinghiale che ti guarda come per dire: “Ehi, tu, hai delle ghiande?”. Non esattamente il modo migliore per iniziare la giornata. E poi, diciamocelo, i cinghiali non sono proprio il massimo dell’igiene. Lasciano un po’ di “ricordini” per strada, e non stiamo parlando di bigliettini d’amore.
Ma forse dovremmo guardare il lato positivo. Dopo tutto, i cinghiali stanno portando un po’ di natura in città. In un’epoca in cui tutti parlano di sostenibilità e ritorno alle origini, loro stanno semplicemente facendo la loro parte. E poi, chissà, magari diventeranno un’attrazione turistica. “Vieni ad Ancona, visita il Duomo, gusta il brodetto e fatti un selfie con un cinghiale!”. Potrebbe funzionare.
Nel frattempo, mentre le autorità cercano di capire come gestire questa situazione (spoiler: non è facile convincere un cinghiale a tornare in montagna), noi possiamo solo sperare che i nostri amici pelosi decidano di fare una capatina anche al Passetto. Dopotutto, una passeggiata al mare farebbe bene a tutti, cinghiali compresi.
E se tutto questo non vi convince, beh, almeno possiamo consolarci con una cosa: finalmente abbiamo una scusa per dire che Ancona è davvero una città “selvaggia”. Grazie, cinghiali, per averci ricordato che la natura è sempre dietro l’angolo. O, in questo caso, proprio in mezzo alla strada.
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