FÀ LA FINE DEL CÀ DE LUZI, ECCO LA VERA STORIA DEL MITICO CANE ANCONITANO
Il signor Luzi era un sarto che abitava e lavorava in corso Carlo Alberto ed era solito tenere il suo amato cane nel balcone di casa. Un triste giorno non poteva credere ai suoi occhi quando vide il suo amato Pippo cadere dal balcone, ma quando vide il cane alzarsi ancora, non poté fare a meno di pensare che avesse una stella fortunata sopra di lui. Tuttavia, la fortuna sembrava non aver ancora finito di sorridere al piccolo cane.
Mentre il signor Luzi era distratto a guardare Pippo, un tram stava passando lungo la via sotto il balcone. Il cane, ancora un po' stordito dalla caduta, inciampò e finì sotto le ruote del tram. Il sarto guardò impotente, convinto che quella sarebbe stata la fine del suo amato cucciolo.
Ma ancora una volta, la fortuna sembrava essere dalla parte di Pippo, che riuscì a scivolare fuori dal pericolo rimanendo illeso. Il signor Luzi non poteva credere alla sorte del suo cane e, felice di vederlo ancora una volta indenne, gli diede un bel osso da sgranocchiare.
Ma la felicità del signor Luzi durò poco, perché nel momento in cui Pippo cominciò a rosicchiare l'osso, lo ingoiò troppo in fretta e si strozzò. Il sarto fu distrutto dal dolore, avendo perso il suo amico a quattro zampe in una maniera così tragica.
Questa vicenda divenne famosa ad Ancona, e la frase "fai la fine del cà de Luzi" divenne un modo di dire popolare che indicava una fine sfortunata e ingiusta. Il signor Luzi portò il ricordo del suo amato cane nel cuore per il resto della sua vita, ma non riuscì mai a dimenticare la lezione imparata: che la fortuna può essere imprevedibile e che dobbiamo godercela finché possiamo.
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