PIETRE D’INCIAMPO: MONUMENTO DIFFUSO ALLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL NAZIFASCISMO
Si svolgerà il 25 gennaio 2018 prossimo la cerimonia per l’inaugurazione delle sette nuove istallazioni dell’artista tedesco Gunter Demnig, realizzate ad Ancona per ricordare altrettante vittime della barbarie nazifascista.
Le pietre d’inciampo, monumento diffuso alla memoria, ricorderanno:
– Dante Coen morto a Buchenwald nel 1945 (Via Astagno);
– Guido Lowenthal morto ad Auschwitz nel 1944 (Via Astagno) ;
– Eugenia Carcassoni morta ad Auschwitz data incerta (Via Astagno) ;
– Elsa Zamorani, morto ad Auschwitz nel 1944 (Villa Gusso in Via Santa Margherita);
– Achille Guglielmi, morto durante l’arresto nel 1943 (Villa Gusso in Via Santa Margherita);
– Gino Guglielmi, morto ad Auschwitz nel 1944 (Villa Gusso in Via Santa Margherita);
– Gino Tommasi, morto a Mauthausen nel 1945 (Via Isonzo).
Le pietre d’inciampo, monumento diffuso alla memoria, ricorderanno:
– Dante Coen morto a Buchenwald nel 1945 (Via Astagno);
– Guido Lowenthal morto ad Auschwitz nel 1944 (Via Astagno) ;
– Eugenia Carcassoni morta ad Auschwitz data incerta (Via Astagno) ;
– Elsa Zamorani, morto ad Auschwitz nel 1944 (Villa Gusso in Via Santa Margherita);
– Achille Guglielmi, morto durante l’arresto nel 1943 (Villa Gusso in Via Santa Margherita);
– Gino Guglielmi, morto ad Auschwitz nel 1944 (Villa Gusso in Via Santa Margherita);
– Gino Tommasi, morto a Mauthausen nel 1945 (Via Isonzo).
La cerimonia del 25 gennaio inizierà in via Astagno (sinagoga), dalle 9,45, poi via Isonzo e infine via Santa Margherita (Villa Gusso). Chiusura verso le 12,30.
Le sette pietre d’inciampo realizzate quest’anno si aggiungono alle due già posizionate lo scorso anno e saranno definitivamente svelate il 25 gennaio, alla presenza delle autorità cittadine e di una rappresentanza delle scuole.
Le installazioni di Demnig (Pietre di inciampo, Stolpersteine in lingua madre) sono sanpietrini di piccola dimensione ricoperte di ottone con un’incisione che ricorda nome, data di nascita e di morte della vittima, in molti casi anche il luogo della deportazione. Questi monumenti diffusi della memoria hanno reso celebre Demnig nel mondo e mantengono viva la memoria dell’olocausto e della barbarie di quella terribile fase storica. In venticinque anni sono state circa 63mila le pietre di inciampo collocate in almeno 21 Paesi.
Le installazioni di Demnig (Pietre di inciampo, Stolpersteine in lingua madre) sono sanpietrini di piccola dimensione ricoperte di ottone con un’incisione che ricorda nome, data di nascita e di morte della vittima, in molti casi anche il luogo della deportazione. Questi monumenti diffusi della memoria hanno reso celebre Demnig nel mondo e mantengono viva la memoria dell’olocausto e della barbarie di quella terribile fase storica. In venticinque anni sono state circa 63mila le pietre di inciampo collocate in almeno 21 Paesi.
Lo scorso anno, ne furono collocate tre nelle Marche, due nella città di Ancona, alla memoria di Giacomo e Sergio Russi (in via Saffi) e di Ferruccio Ascoli (Corso Amendola), ed una a Ostra Vetere, alla memoria di Gaddo Morpurgo.
Il progetto “Pietre di inciampo” è nato all’interno del Tavolo sulla Memoria, costituito dall’Assemblea legislativa delle Marche e promosso con l’Istituto di Storia delle Marche, la Comunità ebraica, l’Anpi, la Rete universitaria per il Giorno della Memoria, l’Ufficio scolastico regionale, Anci, Anmig, Comune di Ancona. FONTE
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