Lattine di aria inquinata, per i Cinesi che sentono la mancanza di Pechino

Non è la prima volta che qualcuno vende lattine d’aria. Ma di solito si tratta di lattine di aria pura, a volte con ambizioni serie, a volte con l’intento di sensibilizzare sul problema dell’inquinamento, che in paesi quali la Cina è una continua emergenza.

Un imprenditore cinese ha pensato che invece l’aria inquinata di Pechino poteva essere un ottimo souvenir, e ha deciso di mettere in pratica la sua idea, nata come una sorta di risposta ai numerosi imprenditori che importano in Cina lattine di aria pura dall’estero.

“Ho visto gente andare matta per lattine di aria dal Canada o dall’Australia, e così ho pensato che era il caso di invertire il mercato [creando lattine d’aria da esportare]”, spiega l’ideatore delle lattine, che continua: “Sono i regali perfetti: cosa altro volete portare a casa da Pechino? Un’anatra arrosto? Una t-shirt di plastica? Queste lattine sono leggere, portatili, e potete immaginare la faccia delle persone che le troveranno scartando un regalo di Natale”.

Sulla lattina sono disegnati alcuni degli scorci caratteristici di Pechino, accompagnati da una descrizione ironica del contenuto: “una miscela unica di azoto, ossigeno e altra roba”. Ma ci sono diversi altri indizi del fatto che queste lattine nascono con intento di scherzare velatamente sul problema dell’inquinamento e dell’immagine della Cina nel mondo. Tra gli avvertimenti c’è anche “Rischio di soffocamento“, ma anche “May have come into contact with nuts”, che sembra giocare sul doppio senso di “nuts”, che significa sia “noccioline”, che “matti”. Non ultimo, la lattina riporta la scritta “Made in Shenzen”, e quindi verrebbe da pensare che sia improbabile che il contenuto sia aria di Pechino, quasi a ironizzare sulla fama di “falsi”  made in China.

Nonostante tutto, l’ideatore garantisce che le vendite vanno a gonfie vele, e anche il prezzo di 28 yuan (circa 3 euro, non proprio poco per una lattina vuota) non rappresenta un ostacolo.fonte