ANCONA – Ci sono sconfitte che pesano più di altre. Che lasciano il segno non solo in classifica, ma nell’anima di una squadra e dei suoi tifosi. Quella incassata dall’Ancona contro il Fossombrone è di questo tipo: un pugno allo stomaco, maturato nell’ultimo, incredibile giro di lancette del recupero, che cancella la gioia per un’apparente rimonta e consegna ai dorici una notte di puro rammarico.
Dopo il passo falso contro il Teramo sette giorni fa, la squadra di Maurizi era entrata in campo con il doppio obiettivo di riscattarsi e di ricalcare il copione del primo derby del “Del Conero”, quando un pareggio, seppur meno brillante delle ultime prestazioni, era stato ugualmente accolto come un segnale positivo in un cammino complessivamente lusinghiero.
Invece, contro il Fossombrone, tutto si è deciso in un finale parossistico, dove le emozioni si sono condensate in pochi, frenetici minuti. I primi 45 minuti avevano visto gli ospiti condurre, grazie alla stoccata di Di Paoli su azione da calcio d’angolo, in un tempo dove i biancorossi – già costretti alla precoce sostituzione del capitano Gelonese per infortunio – non erano riusciti a diventare realmente pericolosi.
Il secondo tempo è stato un monologo d’attacco dell’Ancona contro un muro Fossombrone ben schierato dal Giuliodori, capace di difendersi con ordine e di essere minaccioso in ripartenza. La svolta sembrava arrivata oltre il 90°, quando la zampata di Kouko, bravissimo ad allungarsi su un calcio piazzato e a trovare la deviazione vincente, portava all’1-1 esplodendo di gioia il “Del Conero”.
Ma la felicità è stata di brevissima durata. In un extra time già lungo e poi dilatatosi dopo il gol, è arrivato il colpo di scena finale, il più crudele. Nell’ultima azione disponibile, l’Ancona, scoperto per l’assalto finale, ha subito il più classico dei contropiedi: Ronchetti, trovarsi smarcatissimo sulla sinistra dell’area, non ha avuto pietà per Salvati, battendolo con un diagonale preciso per il definitivo 2-1.
Una beffa doppia, perché a rendere ancor più amara la sconfitta ci ha pensato il tabellone degli altri campi: Ostiamare e Teramo, infatti, sono state fermate sullo 0-0 rispettivamente da Notaresco e Termoli. Un’occasione sprecata per accorciare il distacco dalla vetta, che ora si allontana, lasciando nei dorici il senso di un’occasione irripetibile svanita all’ultimo respiro. La strada per la ripresa ora è in salita, e profuma di rammarico.
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