"Sì, lo voglio" per Margo, la sposa è una bambola gonfiabile. Il bodybuilder Yuri dice sì all'amore di silicone

 Un bodybuilder kazako ha celebrato le nozze con la sua compagna, una bambola gonfiabile di nome Margo. La cerimonia, rimandata a causa della pandemia, ha scatenato un putiferio sul web tra chi ride e chi discute i confini dell'amore.

ATTIERI, Kazakhstan – Abito bianmo e velo per lei, smoking elegante per lui. Gli anelli sono stati scambiati, il bouquet è stato lanciato. Sembrava il classico matrimonio da favola, se non fosse per un dettaglio fondamentale: la sposa, Margo, non era una donna in carne e ossa, ma una bambola gonfiabile.

Il protagonista di questa storia che sta facendo il giro del mondo è Yuri Tolochko, bodybuilder kazako noto per le sue performance eccentriche. Dopo un anno e mezzo di convivenza, ha deciso di rendere eterno il suo legame con la compagna di silicone, in una cerimonia che era stata originariamente pianificata per marzo e poi posticipata a causa dell'emergenza Covid-19.

Tolochko, che non ha mai fatto mistero del suo stile di vita anticonformista, ha raccontato ai media locali di aver incontrato Margo in un night club. Da quel momento, ha capito di aver trovato l'anima gemella. "Le coppie hanno bisogno di parlare di meno e connettersi di più", ha filosofeggiato il bodybuilder, spiegando la dinamica della sua relazione. "Con il tempo e l'esperienza, io e Margo abbiamo capito che serve ben più delle parole per comunicare. Ogni partner merita il meglio, ma deve anche fare la sua parte".

Le immagini della bizzarra unione, con Yuri che bacia la sposa inanimata davanti all'officiante, hanno immediatamente infiammato i social network. La coppia è diventata in poche ore una delle più chiacchierate a livello globale, dividendo il pubblico tra chi la considera una trovata pubblicitaria, una manifestazione di disagio o, semplicemente, una scelta di vita estrema che sfida ogni convenzione sociale.

Che sia amore, solitudine o pura eccentricità, la storia di Yuri e Margo resta un caso che costringe a porsi una domanda: dove finisce il normale e inizia lo straordinario? Per il momento, i due novelli sposi sembrano aver trovato la loro personale, e silenziosa, forma di felicità.



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