Il Sindaco Silvetti presenterà il progetto con oltre 80 idee per rigenerare la città attraverso la cultura. Una visione che punta sulla storia di porta d'Oriente per disegnare il futuro.
ANCONA – Il countdown è ufficiale. Sabato 28 ottobre, al Ridotto del Teatro delle Muse (ore 11.30), la città di Ancona compie un passo cruciale verso un obiettivo ambizioso: diventare Capitale Italiana della Cultura nel 2028. In quella data, il sindaco Daniele Silvetti, insieme agli enti sostenitori, svelerà pubblicamente per la prima volta il concept e le linee guida del dossier di candidatura, un documento che non è una semplice pratica da consegnare, ma la mappa di un futuro possibile per la città dorica.
Un'identità millenaria come leva per il futuro
Il dossier, stando alle anticipazioni, non poteva che partire dall'essenza stessa di Ancona: una città di mare e di frontiera, che da sempre costruisce la sua fortuna e la sua identità sull'incontro. Il suo porto naturale, crocevia strategico per i traffici con l'Oriente e porta d'accesso al cuore dell'Europa, non è solo uno scenario, ma il protagonista di una visione che usa la cultura come motore di una rigenerazione sostenibile e innovativa, sia urbana che sociale ed economica.
Oltre 80 progetti per una visione corale
Il cuore pulsante della candidatura sono oltre ottanta progetti originali, molti dei quali "site-specific", ideati cioè per dialogare in modo unico con il patrimonio e il paesaggio di Ancona. A guidarli, spiega il Comune, saranno importanti personalità del panorama culturale italiano, un dato che promette qualità e attrattiva.
L'obiettivo è triplice:
Valorizzare il patrimonio urbano in modo nuovo e coinvolgente.
Promuovere la divulgazione culturale per rendere la cultura accessibile a tutti.
Creare nuove connessioni tra luoghi, comunità e idee.
Il risultato di un lavoro di squadra
Quella del 28 ottobre non sarà la presentazione di un'idea calata dall'alto, ma il frutto di un percorso partecipativo che ha coinvolto una vasta rete di attori del territorio. In prima linea ci sono l'Università Politecnica delle Marche, la Regione Marche, Anci Marche e le principali realtà culturali, sociali ed economiche della zona. Questo aspetto "corale" è un punto di forza fondamentale, che dimostra come la candidatura sia sentita e condivisa da un'intera comunità.
L'appuntamento è quindi per il 28 ottobre al Teatro delle Muse. Non solo per scoprire un concept, ma per assistere alla presentazione di un piano collettivo che punta a scrivere il prossimo, importante capitolo della storia di Ancona. Un capitolo in cui la cultura non è solo uno spettacolo da ammirare, ma lo strumento concreto per affrontare le sfide future e cogliere le opportunità che il mondo globalizzato offre a una città che, per storia e geografia, sa ancora come farlo.
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