"L'Ultimo Bacio della Strega del Conero"

 La leggenda narra che nelle notti di luna piena, quando il vento sibila tra le rocce del Monte Conero e le onde si infrangono furiose contro le scogliere, una figura femminile appare tra i sentieri ombrosi. È Aelara, la Strega del Conero, una creatura tanto bella quanto spietata, condannata a vagare per l’eternità dopo un amore tradito e una maledizione di sangue.

La Maledizione dell’Amore Perduto

Secoli fa, Aelara era una giovane donna dai capelli neri come la pece e gli occhi verdi come il mare in tempesta. Viveva in un villaggio di pescatori ai piedi del Conero, dove si narrava che possedesse poteri arcani, ereditati da una stirpe di streghe che veneravano gli antichi dèi delle grotte marine.

Un giorno, un bellissimo mercenario straniero, Ludovico, giunse al villaggio. Occhi dorati, cicatrici di battaglia e un sorriso che faceva sciogliere anche il cuore più gelido. Aelara se ne innamorò perdutamente, e lui, affascinato dalla sua bellezza selvaggia, la corteggiò con promesse eterne.

Ma Ludovico era un bugiardo.

Voleva solo i suoi segreti magici, e quando scoprì che Aelara custodiva un antico talismano in grado di controllare le tempeste, la tradì. Una notte, mentre dormiva nuda tra le sue braccia, lui le tagliò la gola e rubò l’amuleto, lasciandola morire tra le rocce del promontorio.

Con l’ultimo respiro, Aelara invocò la dea della vendetta, e il cielo si squarciò in un lampo viola. Ludovico fuggì verso il mare, ma una gigantesca onda lo inghiottì, trascinandolo negli abissi. Da allora, il suo spirito è intrappolato in una grotta sottomarina, mentre Aelara vaga sul Conero, assetata di sangue e passione.

La Notte in cui la Leggenda Diventa Realtà

Ancona, agosto 2024

Marco, un fotografo in cerca di scatti suggestivi, decise di esplorare il Conero di notte, attratto dalle storie su Aelara. Armato solo della sua macchina fotografica e di una torcia, si inoltrò tra i sentieri, schernendo le superstizioni degli anziani del posto.

Fu allora che la vide.

Una donna, nuda sotto il chiarore lunare, i lunghi capelli che le avvolgevano il corpo sinuoso come serpenti. Si voltò, e Marco rimase paralizzato: occhi verdi che brillavano nel buio, labbra rosse come il vino più scuro.

— Cercavi me? — sussurrò con una voce che era un misto di carezza e minaccia.

Marco non riuscì a rispondere. Il suo corpo era in fiamme, il desiderio più forte della paura. Aelara si avvicinò, le dita gelide che gli solcavano il petto, poi il collo, fino a stringersi attorno alla sua gola.

— Ti darò un bacio che non dimenticherai mai — mormorò, prima di unirsi a lui in un amplesso selvaggio, tra morsi, graffi e gemiti soffocati dal vento.

Quando l’alba spuntò, Marco giaceva esanime tra le rocce, il volto congelato in un’espressione di estasi e terrore. La sua macchina fotografica era ancora accesa: l’ultima foto mostrava solo un’ombra femminile che si allontanava, e una scritta rossa sulla pietra:

"Nessun uomo mi tradisce due volte."

La Maledizione Continua

Ancora oggi, nelle notti di tempesta, si dice che Aelara appaia a chi cerca emozioni proibite. Alcuni dicono di aver sentito risate echeggiare tra le grotte, altri giurano di aver visto una figura danzare sulla scogliera, pronta a trascinare nuovi amanti nella sua dannazione.

Se osi salire sul Conero al chiaro di luna, ascolta il vento.
Potresti sentire il suo sussurro.

E forse, se sei sfortunato, sentirai anche le sue labbra sulla tua pelle.

(Vuoi davvero scoprire cosa succede dopo? Forse la prossima vittima... sei tu.)

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