Ancona, 27 agosto 2025: Torna il via libera alle spiagge del Passetto e della Scalaccia dopo l’emergenza alghe tossiche
Dopo oltre tre settimane di divieto ufficiale, le acque di alcune delle spiagge più amate di Ancona sono state dichiarate nuovamente sicure per la balneazione. Martedì 26 agosto, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (ARPAM) ha comunicato i risultati dei campionamenti che hanno decretato la revoca, seppure temporanea, dell’ordinanza sindacale che vietava i bagni al Passetto e alla Scalaccia, nella zona sottostante Pietralacroce.
Dall’emergenza all’allerta: i dati rassicuranti
I prelievi effettuati dai tecnici dell’ARPAM hanno registrato un netto calo della concentrazione dell’alga tossica Ostreopsis Ovata, responsabile del divieto. In particolare:
Passetto (zona ascensore): la concentrazione è scesa a 1.680 cellule per litro (cell/L), un valore che rientra ampiamente nella fase di routine. La soglia di emergenza, infatti, scatta solo al superamento delle 30.000 cell/L.
Pietralacroce (Scalaccia): anche qui la fase di emergenza è cessata. La concentrazione misurata è di 17.256 cell/L, un dato che, sebbene più alto rispetto al Passetto, fa scattare lo stato di allerta e non più di emergenza, consentendo quindi la balneazione.
Questi risultati positivi seguono di due giorni quelli già favorevoli di Portonovo, dove il divieto era stato completamente revocato dopo che i prelievi al Molo e alla Torre avevano mostrato un ritorno alla normalità.
Una revoca attesa, ma con cautela
La notizia del via libera è stata accolta con grande sollievo da cittadini e operatori turistici, ansiosi di allungare la stagione balneare in un periodo cruciale di fine agosto. Tuttavia, le autorità invitano alla prudenza. La revoca dell’ordinanza è temporanea e in attesa di ulteriori riscontri. L’ARPAM ha già annunciato che effettuerà nuovi campionamenti nei prossimi giorni, forse già entro la fine della settimana, per monitorare costantemente l’evoluzione della situazione.
Il pericolo che le condizioni possano peggiorare nuovamente non è infatti del tutto scongiurato. L’alga Ostreopsis Ovata prolifera in condizioni meteorologiche specifiche e il suo ciclo vitale può subire improvvisi picchi.
Il comportamento dei bagnanti durante il divieto
L’articolata vicenda ha messo in luce anche un aspetto comportamentale significativo. Nonostante il divieto formale emanato dal Comune, per tutta la durata dell’emergenza – dall’inizio di agosto a oggi – tantissimi bagnanti hanno scelto di ignorare l’ordinanza, continuando a fare il bagno nelle aree interdette, sfidando i potenziali rischi per la salute.
L’alga tossica, infatti, può causare sintomi come febbre, irritazioni cutanee, congiuntiviti e problemi respiratori, soprattutto in caso di inalazione di aerosol marino in prossimità della riva.
La situazione attuale
Al momento, l’unica area costiera della provincia di Ancona ancora formalmente interessata da un divieto di balneazione a causa dell’alga tossica è una piccola zona nella parte alta di Numana, al confine con Sirolo.
La battaglia contro il fenomeno delle alghe tossiche è dunque tutt’altro che vinta, ma il netto miglioramento dei dati rappresenta un segnale positivo e una boccata d’aria fresca per una città che vive profondamente il suo rapporto con il mare.
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