Blogger vietnamita contannato a 7 anni di prigione per avere raccontato di una grave fuga tossica

Mentre su internet dilagano le fake news, la verità sembra invece sempre più penalizzata. Un tribunale vietnamita ha recentemente condannato il blogger e giornalista ventiduenne Nguyen Van Hoa a sette anni di prigione per aver riferito della fuoriuscita di Formosa del 2016 che ha devastato la costa vietnamita. Arrestato ad aprile, Hoa ha pubblicato filmati video, foto e articoli sulla fuoriuscita di sostanze chimiche tossiche da un impianto della Formosa Plastics Group, di proprietà di Taiwan, nello stabilimento siderurgico situato nel porto di Ha Tinh. Secondo i media statali, è accusato di diffamare il governo.

La Corte del Popolo di Ha Tinh ha giudicato la Hoa colpevole di aver violato l’articolo 88 del Codice Penale del Vietnam e ha anche deciso che sia posto agli arresti domiciliari per tre anni dopo il termine della sua detenzione. Nessun avvocato era presente per rappresentare Hao nel processo a Le Cong Dinh, un avvocato per i diritti, ha condannato il verdetto in un’intervista a Radio Free Asia, dicendo: “Secondo la legge vietnamita, il convenuto ha il diritto di rifiutare un avvocato. Ma un processo senza un avvocato, come questo, non riesce a soddisfare un importante standard legale sulla cui necessità tutti in tutto il mondo sono d’accordo”.

Lo sversamento si è verificato quando la società siderurgica taiwanese Formosa Ha Tinh Steel Corporation, una sussidiaria del gigante Formosa Plastics Group, ha svuotato il cianuro e altre sostanze chimiche pericolose attraverso la sua condotta di scarico. Ciò che seguì fu uno dei disastri ambientali più significativi e devastanti del Vietnam. La fuoriuscita ha colpito 120 miglia di costa, distruggendo pesci e di vita marina, paralizzando le industrie della pesca e del turismo e facendo ammalare la gente. Inizialmente, il governo vietnamita aveva nascosto tutte le informazioni sullo sversamento, rifiutandosi persino di rendere noti gli agenti tossici coinvolti, un’informazione importante per la cura delle vittime avvelenate. Mesi dopo però la colpevolezza della fabbrica è stata ufficialmente riconosciuta, cosa che rende ancora più surreale questa vicenda. fonte