Dorme in auto per un mese per scoprire chi gli rigava la macchina
Un uomo, per scoprire chi gli aveva rigato la macchina oltre 20 volte nei sei mesi precedenti, ha deciso di dormire in auto nella speranza di cogliere il colpevole sul fatto. Dopo un mese di notti in macchina, ha avuto successo.
Trovarsi la macchina rigata è una cosa fastidiosa, ma non rara: e così Kot Matroskin, di Minsk, non ci aveva fatto particolare la prima cosa che è successo. Ma quando la cosa si è ripetuta più volte in poche settimane, ha deciso di scoprire chi fosse a rigargli la macchina.
Dopo un po’ si è reso conto che la macchina veniva rigata solo quando parcheggiava vicino all’ingresso di un parco. Non solo: anche le altre auto parcheggiate nella stessa zona avevano segni molto simili. Era probabile che ci fosse un “rigatore seriale”, e che il danno non fosse causato da qualcuno con cui aveva avuto qualche controversia.
Per prima cosa Matroskin ha lasciato un biglietto sulla sua auto, chiedendo al misterioso “rigatore” perché lo facesse, lasciando anche i suoi contatti per parlarne di persona. Ma questa strategia è stata inutile. Allora ha installato una telecamera in auto, ma le immagini non hanno permesso di identificare il colpevole: c’erano sì delle persone che erano passate vicino all’auto, ma troppo poco per accusare chiunque di avergli rigato l’auto.
A questo punto, le strade erano solo due: o parcheggiare definitivamente altrove, oppure catturare di persona il colpevole. Matroskin ammette di essere un tipo testardo, e quindi non bisogna stupirsi del fatto che abbia deciso di non mollare.
Dopo avere raccolto qualche informazione in più, Matroskin è giunto alla conclusione che i danni avvenivano solitamente tra le 4 e le 6 di mattina: e così, ha deciso di mettere la sveglia ogni mattina alle 4, di prendere un sacco a pelo e passare tre ore in auto. Per evitare che i vetri si appannassero, lasciava i finestrini un po’ aperti, cosa che spesso lo esponeva a un freddo intenso. Ma la volontà di capire chi fosse il colpevole lo portava a sopportare anche questo disagio.
Alla fine una notte ha visto una persona avvicinarsi, ed ha sentito il caratteristico – fastidioso – rumore di un oggetto che strisciava sulla carrozzeria. Immediatamente è balzato giù dall’auto: di fronte si è trovato non il vandalo che si immaginava ma una signora dalle apparenze tranquille. Dopo una lunga discussione (filmata dall’uomo), la donna ha ammesso di avere rigato l’auto dell’uomo, ma solo quella mattina, senza però saper motivare il suo gesto.
Matroskin alla fine ha avvisato la polizia, nella speranza di mettere fine definitivamente alle “rigature” sulla sua auto e sulle altre parcheggiate in zona, e di avere un rimborso dei danni materiali e morali subiti.fonte
Commenti
Posta un commento