L’orientamento sapiosessuale è quello di chi va a letto solo con persone intelligenti!
Omosessuale, eterosessuale, asessuale, transessuale: certo le parole per indicare gli orientamenti sessuali delle persone non ci mancano. Ma visto che nel corso degli anni accanto agli orientamenti “classici” se ne vengono a creare anche altri, particolari e spesso anche molto più strani, ecco che vengono coniate nuove parole. Una delle più curiose, uscita fuori negli ultimi anni ma resa famosa da un’app di incontri, è “Sapiosessuale”, l’orientamento che indica tutte le persone che vanno a letto solamente con le persone intelligenti. Quelle stupide le lasciano fuori, insomma.
Non sappiamo da dove derivi precisamente questa parola, che gira da un po’ di tempo, ma rappresenta il volere di alcune persone di sentirsi dire, nei momenti più intimi, cose intelligenti. Come “lasciapassare” dei sapiosessuali, venivano chiesti ai potenziali partner delle citazioni colte, come dei passi di libri classici, una cosa che tra l’altro non è proprio intelligenza quanto cultura (come si fa a definire una persona intelligente? Magari quella è una persona stupida ma ha una memoria di ferro e gli piace quell’autore!). Ma queste persone intelligenti hanno pensato bene di cercare così altre persone intelligenti, e la moda dilagava fin quando è diventata famosa proprio grazie ad una celebre app.
In questo modo, gli utenti possono inserire nel campo riguardante il loro orientamento proprio “sapiosessuale”, ed essere così contattati solamente dalle altre persone del loro stesso orientamento. La moda, tra l’altro, è imperversata sui social, dove la parola si è diffusa a macchia d’olio e gli utenti hanno iniziato a commentarla tanto con commenti intelligenti quanto con definizioni un po’ meno simpatiche: anche perché, secondo come viene usata, questa parola potrebbe anche essere discriminatoria.
Una persona, ad esempio, potrebbe essere intelligente nonostante non abbia avuto la possibilità di studiare o di frequentare l’università, e rimarrebbe esclusa o emarginata dalle persone che la pensano così in conseguenza, però, non tanto di una situazione mentale di quella persona, quanto della situazione economica. Il che, secondo qualcuno, riporta ad una tendenza molto più semplice (e meno colta) rispetto a quanto si potrebbe immaginare: quella del cercare persone che ci facciano stare bene dal punto di vista della ricchezza, che non è certo una pratica innovativa e scoperta negli ultimi anni.
Per questo, secondo alcuni si tratta di una parola pretenziosa e molto più superficiale di quanto potrebbe sembrare, anche perché è chiaro che una persona che vuole scegliere un partner in base alla propria intelligenza non lo fa creando un apposito orientamento, ma parlando con l’altra persona, approfondendo, creando un’intesa. In ogni caso, questa parola è ormai divenuta di uso comune, e probabilmente lo diventerà sempre di più: nel caso una ragazza o un ragazzo ti chiedesse se sei sapiosessuale, adesso sai che cosa significa. fonte
Non sappiamo da dove derivi precisamente questa parola, che gira da un po’ di tempo, ma rappresenta il volere di alcune persone di sentirsi dire, nei momenti più intimi, cose intelligenti. Come “lasciapassare” dei sapiosessuali, venivano chiesti ai potenziali partner delle citazioni colte, come dei passi di libri classici, una cosa che tra l’altro non è proprio intelligenza quanto cultura (come si fa a definire una persona intelligente? Magari quella è una persona stupida ma ha una memoria di ferro e gli piace quell’autore!). Ma queste persone intelligenti hanno pensato bene di cercare così altre persone intelligenti, e la moda dilagava fin quando è diventata famosa proprio grazie ad una celebre app.
In questo modo, gli utenti possono inserire nel campo riguardante il loro orientamento proprio “sapiosessuale”, ed essere così contattati solamente dalle altre persone del loro stesso orientamento. La moda, tra l’altro, è imperversata sui social, dove la parola si è diffusa a macchia d’olio e gli utenti hanno iniziato a commentarla tanto con commenti intelligenti quanto con definizioni un po’ meno simpatiche: anche perché, secondo come viene usata, questa parola potrebbe anche essere discriminatoria.
Una persona, ad esempio, potrebbe essere intelligente nonostante non abbia avuto la possibilità di studiare o di frequentare l’università, e rimarrebbe esclusa o emarginata dalle persone che la pensano così in conseguenza, però, non tanto di una situazione mentale di quella persona, quanto della situazione economica. Il che, secondo qualcuno, riporta ad una tendenza molto più semplice (e meno colta) rispetto a quanto si potrebbe immaginare: quella del cercare persone che ci facciano stare bene dal punto di vista della ricchezza, che non è certo una pratica innovativa e scoperta negli ultimi anni.
Per questo, secondo alcuni si tratta di una parola pretenziosa e molto più superficiale di quanto potrebbe sembrare, anche perché è chiaro che una persona che vuole scegliere un partner in base alla propria intelligenza non lo fa creando un apposito orientamento, ma parlando con l’altra persona, approfondendo, creando un’intesa. In ogni caso, questa parola è ormai divenuta di uso comune, e probabilmente lo diventerà sempre di più: nel caso una ragazza o un ragazzo ti chiedesse se sei sapiosessuale, adesso sai che cosa significa. fonte