L'”amaca da testa”, per poter dormire in viaggio

Come molti di quelli che devono fare spesso lunghi viaggi per studio o per lavoro, Paula Blankenship avrebbe sempre voluto riuscire a dormire durante il tragitto, per evitare di arrivare a destinazione stanca e anche per combattere la noia di viaggi che finiscono con il sembrare interminabili. Purtroppo, la posizione dei sedili non rende facile prendere sonno.
La giovane designer ha quindi deciso che era il caso di mettere le sue competenze al lavoro per trovare una soluzione al problema, e dopo diversi prototipi ha messo a punto il NodPod, una sorta di “amaca da mento” che va attaccata al poggiatesta del sedile e regge la testa consentendo di dormire comodamente. Paula garantisce: “sembra brutto, ma è comodissimo”.
Quello che rende difficile dormire in viaggio, secondo la designer, è il fatto che la testa si trova sballottata continuamente, e in ogni caso si trova piegata ad un angolo insolito (cosa che può causare anche un bel torcicollo nel caso si riuscisse a prendere sonno), e nella sua semplicità NodPod punta a risolvere questi problemi.
Era diverso tempo che Paula cercava di realizzare un prodotto che aiutasse a dormire in viaggio, progettando cuscini e anche coperte da viaggio, ma nessuno di questi aveva dato risultati pienamente soddisfacenti. È stato durante un viaggio in aereo per andare a visitare un amico che la designer ha avuto l’illuminazione ed ha ideato il NodPod.
Per garantire il massimo comfort, l’imbottitura è realizzata in una schiuma a memoria di forma, mentre l’esterno è in tessuto impermeabile, per garantire che il NodPod non si rovini nel caso di contatto con la saliva. Inoltre, il prodotto è dotato di una tasca che permette di mettere via le corde che servono per attaccarlo al poggiatesta, in modo da occupare poco spazio e poter essere messo via facilmente in modo ordinato.
La designer ha aperto una pagina su Kickstarter per raccogliere fondi per finanziare la messa sul mercato dell’idea: le reazioni sono state a dir poco entusiastiche, superando ampiamente l’obiettivo di fondi da raccogliere ben prima della chiusura della campagna di crowdfunding (che si concluderà il 10 di settembre), e quindi si può dare ormai per certo che il prodotto arriverà presto sul mercato. FONTE

il nodpod - da kickstarter

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