ANCONA – “Si conferma così la necessaria tensione a coniugare al presente tutto il passato del tempo di Ancona per proseguirne la vita e il senso”. Sono le parole del poeta anconetano Francesco Scarabicchi, tratte da “Una città di scoglio. Breve viaggio ad Ancona”, a ispirare il titolo e l’anima del ricco dossier “Ancona. Questo Adesso”, inviato al Ministero della Cultura per la candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028.
Un titolo che è più di un nome: è un compito civile e poetico. Quella tensione, fra il remoto e il presente, fra la custodia e la meraviglia, diventa il principio ispiratore di una visione che guarda al futuro. È il tempo necessario di scegliere, di abitare, di coniugare passato, presente e futuro. Un "adesso" che chiede di essere vissuto, abitato e condiviso. Questo è il sentiero che Ancona si appresta a percorrere.
Un patto simbolico tra città, mare e cittadini
Il dossier, un documento di sessanta pagine, mira a ricostruire un patto simbolico e culturale tra Ancona, il suo mare e i suoi cittadini. Non è solo la celebrazione di ciò che è stato, ma la dichiarazione di ciò che Ancona vuole diventare: un luogo che si accende, si rigenera e sperimenta una nuova concezione di patrimonio culturale. Un presente che si fa slancio, trasformazione e orizzonte condiviso per costruire il futuro.
La candidatura poggia sul ruolo che Ancona ha saputo costruire come capitale istituzionale e simbolica dell’Adriatico, sancito dalla Dichiarazione di Ancona del 2000 e dall'approvazione della Strategia EUSAIR. Un ruolo riconosciuto anche dalle importanti adesioni al dossier di città come Spalato, Dubrovnik, Zara e, non da ultima, Venezia.
Le quattro macroaree: una mappatura tra storia e futuro
Il programma culturale si articola in quattro macroaree, una mappatura che valorizza il territorio tra mare e parco, disegnando un percorso integrato con le strategie di rigenerazione urbana.
Questo Mare: Afferma l'identità marittima della città. Il porto, grazie a significativi processi di rigenerazione, non è più solo luogo logistico ma spazio culturale e sociale. Cuore simbolico è la Mole Vanvitelliana, hub creativo sospeso sull'acqua.
Via Maestra: Il filo narrativo che si snoda dal centro storico all'Acropoli, per consolidare una rete museale e culturale urbana. Un percorso che orienta cittadini e visitatori tra mostre, eventi e il recupero di spazi monumentali.
Adesso Parco: Oltre a essere città di mare, Ancona si candida a essere città-parco. Con il Parco del Cardeto a picco sul mare e il Conero in corsa per diventare Parco Nazionale, la città punta a un equilibrio sostenibile tra natura, paesaggio e arte.
Mare Culturale: Un mare che unisce, mettendo al centro creatività digitale, nuovi linguaggi e spazi per le giovani generazioni. Un ecosistema fondato sull'economia della conoscenza e sulla forza inventiva del territorio.
Ad accompagnare in questo viaggio saranno gli avatar dei numi tutelari della città – da Venere a Luigi Vanvitelli, da Ciriaco Pizzecolli a Stamira – progettati dall'Università Politecnica delle Marche per unire memoria e innovazione digitale.
Oltre 80 progetti e un Museo firmato da Dante Ferretti
Il dossier presenta un progetto strategico condiviso, sostenuto da oltre ottanta opere originali e site-specific. Tra i progetti portanti, spicca il Museo della civiltà del Mare Adriatico, firmato dalla direzione artistica di Dante Ferretti, tre volte Premio Oscar.
“Ancona è meravigliosa, qui è cominciata la mia carriera", ha dichiarato Ferretti. "Ora stiamo lavorando a un grande progetto, voglio essere un testimonial della bellezza della mia regione".
A questo si aggiungono i contributi di prestigiose direzioni artistiche, tra cui quelle di Francesco de Melis, Abel Ferrara e Quiet Ensemble, e il fondamentale lavoro corale di istituzioni, università, enti culturali e cittadini, coinvolti attraverso un'indagine partecipativa online.
Se Ancona vincerà la gara, la cerimonia inaugurale del 2028 vedrà la presenza entusiasta del Maestro Andrea Bocelli.
Le dichiarazioni: una squadra coesa per una visione comune
Il Sindaco Daniele Silvetti ha sottolineato il ruolo di Ancona come "città di mare e di frontiera, crocevia verso l’Oriente e ponte tra i Balcani e il Mediterraneo". Una città in trasformazione, dove "al tratto identitario di Ancona città di mare e di porto oggi si aggiunge anche quello di città-parco".
L’assessore alla Cultura Marta Paraventi ha ribadito che “Ancona. Questo Adesso” è "una dichiarazione culturale che unisce identità e futuro per rafforzare i legami con i territori dell’Adriatico e con le reti europee".
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha espresso sostegno alla candidatura, definendola "un percorso importante per Ancona e per la nostra regione" e sottolineando l'importanza della "sinergia e squadra in una regione che deve trovare sempre più unità di intenti".
Il Magnifico Rettore di UNIVPM, Gianluca Gregori, ha evidenziato il contributo multidisciplinare dell'Ateneo, "orgoglioso dell’apporto che la nostra comunità universitaria ha offerto a questo progetto".
Il presidente di Anci Marche, Marco Fioravanti, ha concluso con una nota di forte convinzione: "Siamo qui non per fare il tifo dagli spalti, ma per essere noi stessi parte integrante della squadra. E insieme, tutti noi, ne sono assolutamente convinto, Ancona vincerà!".
Il traguardo è ambizioso, ma Ancona, con il suo "Questo Adesso", è pronta a raccogliere la sfida, per trasformare la sua storia millenaria in un progetto condiviso di bellezza e futuro.
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