ANCONA – Un ristorante del centro città, in corso Carlo Alberto, è stato fatto chiudere per dieci giorni dal Questore di Ancona. Il provvedimento, emesso ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps), arriva dopo un anno e mezzo di interventi delle Volanti, segnalazioni e ripetuti episodi di disturbo alla quiete pubblica che hanno reso il locale un costante focolaio di allarme sociale.
Non si è trattato di un episodio isolato, ma di una lunga scia di criticità che ha portato la Polizia a considerare l’esercizio commerciale una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini. Già nel marzo 2024, un'ispezione congiunta con il personale dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) aveva portato alla luce una serie di irregolarità amministrative e igienico-sanitarie, un primo campanello d'allarme sulla gestione del locale.
Ma è stata soprattutto la natura della clientela e gli episodi violenti a preoccupare le forze dell'ordine. Lo scorso agosto 2024, i poliziotti sono intervenuti per sedare una lite degenerata in aggressione: una cliente, visibilmente ubriaca e già nota per precedenti, aveva minacciato un'altra donna fino a rompere una bottiglia sul bancone, trasformandola in un'arma.
Gli ultimi mesi hanno confermato questa pericolosa tendenza. Solo a fine giugno 2025, un controllo a campione della clientela ha portato all'identificazione di ben quattro avventori gravati da precedenti penali e di polizia, una presenza che ha allarmato non poco gli agenti.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, tuttavia, risale allo scorso 28 luglio. Due pattuglie sono intervenute d'urgenza dopo una segnalazione per la presenza di "persone moleste". All'arrivo delle volanti, i soggetti hanno tentato di darsi alla fuga, ma sono stati bloccati e sanzionati per ubriachezza manifesta.
Di fronte a questo persistente degradarsi della situazione, il Questore non ha avuto alternative. Ritenendo che l'attività costituisca ormai un pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha firmato il decreto di chiusura temporanea.
Il messaggio è chiaro: la tolleranza zero per quelle attività che, con una gestione carente o connivente, diventano ricettacolo di illegalità e turbano la quiete di un intero quartiere. Per i prossimi dieci giorni, le saracinesche del locale resteranno abbassate, un monito per tutti gli esercenti sul dovere di garantire non solo un servizio, ma anche sicurezza e decoro.
Cosa ne pensate di provvedimenti come questo? Sono sufficienti a tutelare la sicurezza dei cittadini? Lasciate un commento.
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