Luciano D’Adamo: il risveglio nel 1980 di un uomo del 2024
Luciano D’Adamo, romano di 68 anni, ha vissuto una storia surreale che sembra uscita da un film. Dopo essersi risvegliato in ospedale, l’uomo era convinto di trovarsi ancora nel 1980. Ignorava di avere 68 anni e di vivere in un mondo radicalmente cambiato: dalla lira sostituita dall’euro, ai telefoni fissi rimpiazzati dagli smartphone, fino alla Roma calcistica vincitrice di nuovi scudetti. Perfino la sua immagine allo specchio lo ha sconvolto, trovandosi di fronte una chioma bianca che non riconosceva.
Lo shock di una vita “saltata”
L'incubo di Luciano è iniziato nel 2019, quando un incidente d’auto lo ha privato di decenni di ricordi. Al risveglio, era convinto di trovarsi a Monte Mario, invece di via delle Fornaci. Durante la prima visita in ospedale, un giovane di 35 anni si è presentato come suo figlio. Per Luciano era inconcepibile: “Io avevo solo 24 anni, ero fidanzato e stavo per sposarmi!”
Un viaggio nella memoria perduta
I familiari e i medici hanno cercato di ricostruire per lui gli anni svaniti, attraverso fotografie, racconti e incontri con vecchi amici. Tuttavia, la memoria di Luciano non è mai tornata del tutto. Ogni giorno affronta un presente che gli appare fantascientifico. Perfino strumenti ormai comuni, come un navigatore GPS in taxi, lo lasciano incredulo.
“Ogni tanto qualcuno mi saluta, faccio finta di riconoscerlo per educazione,” racconta Luciano con un sorriso amaro. La sua esperienza è un monito sul mistero della mente e sull’importanza di adattarsi, anche quando il passato sembra un sogno distante.
Una storia che tocca il cuore, mostrando come l'identità e il tempo siano intrecciati in modi che ancora non comprendiamo appieno.
Luciano D’Adamo, romano di 68 anni, ha vissuto una storia surreale che sembra uscita da un film. Dopo essersi risvegliato in ospedale, l’uomo era convinto di trovarsi ancora nel 1980. Ignorava di avere 68 anni e di vivere in un mondo radicalmente cambiato: dalla lira sostituita dall’euro, ai telefoni fissi rimpiazzati dagli smartphone, fino alla Roma calcistica vincitrice di nuovi scudetti. Perfino la sua immagine allo specchio lo ha sconvolto, trovandosi di fronte una chioma bianca che non riconosceva.
Lo shock di una vita “saltata”
L'incubo di Luciano è iniziato nel 2019, quando un incidente d’auto lo ha privato di decenni di ricordi. Al risveglio, era convinto di trovarsi a Monte Mario, invece di via delle Fornaci. Durante la prima visita in ospedale, un giovane di 35 anni si è presentato come suo figlio. Per Luciano era inconcepibile: “Io avevo solo 24 anni, ero fidanzato e stavo per sposarmi!”
Un viaggio nella memoria perduta
I familiari e i medici hanno cercato di ricostruire per lui gli anni svaniti, attraverso fotografie, racconti e incontri con vecchi amici. Tuttavia, la memoria di Luciano non è mai tornata del tutto. Ogni giorno affronta un presente che gli appare fantascientifico. Perfino strumenti ormai comuni, come un navigatore GPS in taxi, lo lasciano incredulo.
“Ogni tanto qualcuno mi saluta, faccio finta di riconoscerlo per educazione,” racconta Luciano con un sorriso amaro. La sua esperienza è un monito sul mistero della mente e sull’importanza di adattarsi, anche quando il passato sembra un sogno distante.
Una storia che tocca il cuore, mostrando come l'identità e il tempo siano intrecciati in modi che ancora non comprendiamo appieno.
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