Disboscamento a Portonovo per un film: l’opposizione in Consiglio Comunale insorge

 


ANCONA – Un nuovo episodio di polemica politica scuote il Consiglio Comunale di Ancona, innescato da un controverso disboscamento nella zona di Portonovo, autorizzato per realizzare la scenografia di un film. L’intervento ha coinvolto il taglio di lecci nell'area della Torre, al fine di allestire un campo da tennis, un'azione che ha suscitato la ferma reazione di gran parte dell’opposizione, composta da Altra Idea di Città, Ancona Diamoci del Noi, Ancona Futura, Azione e Partito Democratico.

In un comunicato congiunto, queste forze politiche hanno descritto l’abbattimento degli alberi come «un atto grave e ingiustificato», evidenziando il danno causato a un ecosistema già fragile come quello di Portonovo. «Si apprende – si legge nella nota – dell’abbattimento di lecci in zona Torre a Portonovo per permettere a una produzione cinematografica di realizzare un campo da tennis. È una decisione che giudichiamo grave e ingiustificata, un atto violento, nuovamente ai danni del già precario ecosistema naturale di Portonovo».

L'Ente Parco nella bufera

Le giustificazioni fornite dall’Ente Parco del Conero, che ha autorizzato l’intervento, non hanno placato l’indignazione dell’opposizione, che ha definito le spiegazioni «quasi surreali». Secondo quanto affermato nel comunicato, le istituzioni coinvolte avrebbero permesso «l’ennesimo sfregio ai danni del nostro patrimonio naturale e paesaggistico».

Il peso di un film sul patrimonio naturale

Il comunicato prosegue con toni critici nei confronti delle autorità e della produzione cinematografica. «Ci chiediamo se davvero questi personaggi possano pensare che la registrazione di un film possa valere un’aggressione di tale portata», scrivono i consiglieri. Il disboscamento, per l’opposizione, rappresenta una violazione dei beni naturali collettivi della comunità, la cui difesa è considerata «di gran lunga più importante di qualsiasi eventuale benevola concessione a questa o a quell’altra società cinematografica».

Un dibattito aperto sul futuro di Portonovo

Questo episodio non è il primo caso di polemica legato alla tutela dell’ecosistema di Portonovo, una delle perle naturalistiche della riviera del Conero. La località, già sottoposta a vincoli paesaggistici, è spesso al centro di dibattiti sull’equilibrio tra sviluppo turistico e preservazione ambientale.

L’intervento in corso per la realizzazione del film riporta alla ribalta la necessità di riflettere su come conciliare la promozione del territorio, anche attraverso il cinema, con la sua salvaguardia. Se da un lato le produzioni cinematografiche possono offrire una visibilità internazionale a luoghi di grande valore come Portonovo, dall’altro si pone il problema di evitare che iniziative temporanee provochino danni permanenti al patrimonio ambientale.

La questione resta aperta

Mentre la produzione cinematografica procede, resta da vedere quali saranno le prossime mosse delle istituzioni locali e dell’Ente Parco in risposta alle critiche sollevate. L’opposizione, intanto, sembra determinata a portare avanti la sua battaglia per la tutela dell’ecosistema di Portonovo, chiedendo maggiore trasparenza e rigore nella gestione del territorio.

Questo episodio solleva ancora una volta la domanda: fino a che punto possiamo sacrificare il nostro patrimonio naturale per scopi economici o artistici?

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