Allarme Ostreopsis Ovata ad Ancona: chiuse le spiagge del Passetto e Pietralcroce

 Divieto di balneazione e stazionamento per l’elevata concentrazione della microalga tossica. Arpam: "Livelli oltre i limiti di sicurezza".

Ancona, 5 agosto 2025 – Nuova emergenza ambientale sulle coste di Ancona. Il Comune ha emesso un’ordinanza cautelativa urgente che vieta la balneazione e lo stazionamento in due aree simbolo della città: il Passetto, nella zona dell’Ascensore, e Pietralacroce, in località Scalaccia.

La causa è la fioritura massiccia dell’Ostreopsis Ovata, una microalga potenzialmente tossica che, secondo le ultime rilevazioni dell’Arpam Marche, ha raggiunto concentrazioni ben oltre i limiti di sicurezza.

I numeri dell’allarme

I dati diffusi venerdì scorso dall’Arpam sono inequivocabili:

  • Passetto: 68.880 cellule per litro

  • Pietralacroce216.800 cellule per litro

Una soglia, quest’ultima, che supera di oltre il doppio il limite d’allarme fissato dal Ministero della Salute (100.000 cellule/litro), attivando automaticamente le misure di interdizione.

Rischi per la salute: i sintomi da conoscere

L’Ostreopsis Ovata può rilasciare tossine che, trasportate dall’aerosol marino, provocano sintomi fastidiosi, soprattutto in bambini, anziani e soggetti sensibili:

  • Irritazioni alle vie respiratorie (tosse, raucedine)

  • Congiuntiviti e dermatiti da contatto

  • Vertigini, nausea, vomito

  • Sintomi simil-influenzali

I disturbi, in genere, regrediscono entro 24-36 ore, ma è fondamentale evitare l’esposizione.

Le misure del Comune: cosa non fare

Oltre al divieto di balneazione, l’ordinanza del sindaco prevede:

  • Vietato stazionare nelle aree interessate

  • No alla raccolta e al consumo di molluschi, ricci e granchi locali

  • Pulizia della battigia per ridurre i rischi di contaminazione

  • Cartelli informativi per segnalare le zone interdette

Chi pratica pesca sportiva deve eviscerare immediatamente il pescato.

Perché il fenomeno è in aumento

Le fioriture di Ostreopsis Ovata sono sempre più frequenti nel Mediterraneo, favorite dal riscaldamento delle acque. Ancona non è nuova a questi episodi, ma la tempestività delle autorità (monitoraggi costanti dell’Arpam e ordinanze mirate) mira a prevenire rischi sanitari senza creare allarmismi.

Quando riapriranno le spiagge?

Il divieto resterà in vigore finché le analisi non segnaleranno un ritorno sotto le 100.000 cellule/litro (o sotto le 30.000 in fase di pre-allerta).

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