Nel primo pomeriggio di oggi, un'ombra di tristezza si è abbattuta sul calcio dorico con la notizia della scomparsa di Salvatore Mazzarano. La notizia ha fatto eco sui social, amplificandosi fino a toccare le rive dell'Adriatico, dove il talentuoso giocatore pugliese aveva scritto pagine memorabili della sua carriera.
A soli 58 anni, Mazzarano, difensore roccioso e pilastro della squadra dell'Ancona, ci ha lasciato, lasciando dietro di sé un ricordo indelebile nella storia del calcio marchigiano. Il suo contributo alla squadra dorica è stato straordinario, collezionando oltre 100 presenze durante il suo periodo con il club.
Il suo ingresso nell'Ancona avvenne nella stagione 1991/92, proveniente dal Casarano, e immediatamente si rivelò un elemento fondamentale. Mazzarano fu una figura chiave nella promozione della squadra in Serie A, affrontando con grinta e dedizione le sfide del massimo campionato italiano. La sua presenza si fece sentire anche nella successiva stagione di Serie B, culminata con la partecipazione alla finale di Coppa Italia, nonostante la sconfitta contro la Sampdoria.
Dopo l'esperienza nelle Marche, Mazzarano fece ritorno nella sua amata Puglia, contribuendo al salto di categoria del Taranto dalla Serie D alla C2. Il suo impegno e la sua passione per il calcio si manifestarono anche con la maglia del Castrovillari, prima di concludere la sua carriera nel Fasano, in quarta serie.
Negli ultimi anni, Mazzarano si dedicò all'allenamento dei giovani talenti del calcio, condividendo la sua esperienza e conoscenza del gioco. Non solo un grande atleta, ma anche un valente opinionista televisivo locale, Mazzarano ha lasciato un vuoto profondo nella comunità sportiva.
Dopo aver affrontato alcune problematiche di salute, Salvatore Mazzarano ci ha lasciato nella sua casa, lasciando dietro di sé la moglie Gianna e i figli Lucia, Fabiana e Luigi. I funerali si terranno domani, venerdì 12 gennaio, alle ore 16, a Massafra, presso la Chiesa di San Leopoldo Mandic, dove amici, familiari e fan avranno l'opportunità di rendere omaggio a un'icona del calcio dorico.
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