Capotreno aggredito da una banda ad Ancona: calci e pugni perché senza biglietto

Un capotreno di 60 anni è stato brutalmente aggredito da un gruppo di nordafricani alla stazione di Falconara ad Ancona. La vittima è stata circondata da almeno quattro individui che l'hanno colpita con calci e pugni, accusandola di aver fatto perdere loro la coincidenza che li avrebbe condotti presumibilmente al lavoro in un cantiere nel nord del paese.

La situazione era già tesa da un'ora prima dell'aggressione. Durante un controllo sui passeggeri di un treno regionale proveniente da Fabriano, il capotreno aveva scoperto due persone senza biglietto. Mentre uno dei passeggeri in regola aveva fornito le sue generalità per procedere con una multa, l'altro, successivamente identificato come un cittadino gambiano, si era rifiutato di rivelare la propria identità o di mostrare documenti. Nonostante l'invito a scendere dal convoglio, il passeggero senza biglietto era rimasto a bordo.

Il capotreno aveva telefonato alla Polfer per segnalare l'infrazione e aveva richiesto l'intervento dei carabinieri alla stazione successiva, Jesi. Tuttavia, al momento dell'arrivo del treno a Jesi, la pattuglia non era ancora presente. Nel frattempo, il gruppo di nordafricani a bordo del treno aveva iniziato a protestare, chiedendo che il treno ripartisse poiché stavano perdendo la coincidenza. Il controllore, per calmare la situazione, aveva fatto ripartire il treno e aveva richiamato la Polfer.

Una volta giunti a Falconara, i nordafricani, frustrati per aver perso la coincidenza, si sono scagliati contro il capotreno. Lo hanno circondato, insultato e colpito fisicamente. Con la stazione quasi deserta a quell'ora, il capotreno era da solo e ha chiamato immediatamente la polizia ferroviaria. Nel frattempo, il gruppo di aggressori si era dileguato, ma uno dei passeggeri senza biglietto, il cittadino gambiano, è rimasto sul treno ed è stato denunciato per oltraggio e rifiuto di fornire le proprie generalità.

Il capotreno è tornato alla stazione di Ancona, ferito a causa dell'aggressione. È stato soccorso dall'ambulanza della Croce Rossa, che lo ha trasportato all'ospedale di Torrette, dove gli sono stati dati tre giorni di prognosi. Dopo le cure, ha presentato denuncia alla polizia ferroviaria contro il gruppo di aggressori stranieri. Le autorità stanno attualmente cercando di identificare tutti i responsabili dell'aggressione.

Episodi di violenza come questo evidenziano la necessità di garantire la sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico e di affrontare adeguatamente situazioni di irregolarità dei passeggeri


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