"Violenza domestica ad Ancona: giovane donna finisce in ospedale con il naso rotto dopo essere stata aggredita dal compagno ubriaco"

 Una giovane donna è finita in ospedale dopo essere stata aggredita dal suo compagno, un uomo di 25 anni di nazionalità giordana, in una abitazione di via Fano ad Ancona. La lite è scaturita da un consumo incontrollato di alcol da parte del ragazzo, che si è avventato contro la sua connazionale, poco più che ventenne, colpendola con una testata in pieno volto e rompendole il naso.

La vittima ha provato a chiedere aiuto al 112, ma la telefonata si è interrotta bruscamente. Un vicino di casa, sentendo i rumori provenienti dall'appartamento, ha chiamato la polizia che, giunta sul posto, ha trovato la giovane donna con una vistosa ferita al volto e un altro inquilino del palazzo intervenuto in suo aiuto.

Il compagno della ragazza ha provato a fuggire ma è stato intercettato e bloccato dalla polizia. Mentre la donna veniva portata in ospedale con 41 giorni di prognosi, l'uomo continuava a minacciarla e ha opposto resistenza anche ai poliziotti. Arrestato per minacce, lesioni, maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale, ha passato la notte in cella di sicurezza e questa mattina la giudice Francesca De Palma ha convalidato l'arresto.

La giovane donna, secondo quanto riferito ai poliziotti, avrebbe subito maltrattamenti da parte del suo compagno in altre occasioni, ma non aveva mai denunciato. La giudice ha disposto l'allontanamento dell'uomo dalla casa dove viveva con la ragazza e il divieto di avvicinamento.

Questo triste episodio fa emergere, ancora una volta, il problema della violenza sulle donne, spesso scatenata da comportamenti violenti e incontrollati dovuti all'abuso di sostanze alcoliche. La donna coinvolta in questa vicenda ha subito un trauma fisico, ma sicuramente anche psicologico, che potrebbe lasciare cicatrici profonde e durature. Speriamo che episodi come questo non accadano mai più e che si possa lavorare insieme per combattere la violenza di genere e proteggere le vittime.



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