Il Comune di Ancona ha attivato un nuovo servizio di distribuzione di acqua da bere dalle casette dell'acqua. Attualmente, sono presenti due casette in piazza Salvo d'Acquisto e in piazza D'Armi, e la prima a essere messa in funzione è stata quella di piazza Salvo D'Acquisto. L'obiettivo del servizio è quello di contenere i consumi di plastica e di utilizzare acqua "a chilometro zero".
L'iniziativa fa parte di un progetto più ampio, "L'acqua non va per l'insù", realizzato in collaborazione con Ata Rifiuti Ancona e Viva Servizi, che coinvolge l'associazione 2hands Ancona e la ditta Blupura che si è aggiudicata la fornitura delle casette. L'acqua erogata dalle casette è pubblica, microfiltrata, refrigerata e, volendo, anche gassata. Questo servizio aggiuntivo è un valore aggiunto, perché l'acqua pubblica ad Ancona è di ottima qualità e rispetta le norme in termini di sostanze disciolte e sali minerali.
Il progetto valorizza anche le fontanelle pubbliche, che accompagnano la vita cittadina da sempre e riscopre l'importanza di utilizzare contenitori riciclabili e riutilizzabili. In breve tempo, il progetto coinvolgerà anche una rete di esercizi privati che promuoverà l'uso di questi contenitori. La mappatura delle fontanelle del Comune di Ancona è stata curata da 2hands Ancona, che ha anche svolto un censimento sullo stato del funzionamento e dell'aspetto estetico delle fontanelle e distribuito ai cittadini i Qr code da scannerizzare relativi alla mappa.
La borraccia termica "L'acqua non va per l'insù" è stata realizzata in 1000 esemplari e messa a disposizione dei cittadini che ne faranno richiesta presso gli operatori della Baia di Portonovo. In cambio, ai cittadini si chiede di lasciare una propria memoria, un ricordo, un detto o una storia su una delle tante fontanelle della città, che andrà ad arricchire il "diario dell'acqua" della città. La borraccia può essere riempita gratuitamente nelle fontanelle pubbliche o nei locali aderenti alla rete.
In termini ambientali, l'iniziativa prevede un risparmio di plastica di circa 10,5 tonnellate su una base di 450 mila litri di prelievo annuo e una minore produzione di CO2 pari a 42 tonnellate/anno, che può essere ulteriormente abbattuta grazie alla filiera corta dal punto di vista dei trasporti. Le abitudini moderne hanno condotto all'abuso dei contenitori usa e getta, in particolare delle bottiglie di plastica, ma l'uso delle casette dell'acqua e dei contenitori riutilizzabili rappresentano un passo verso un futuro più sostenibile.
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