La leggenda di Stamira, eroina simbolo dell'indomito popolo anconetano, nasce con l'assedio di Ancona del 1174 portato dagli alleati di Federico Barbarossa, che passò alla storia non solo perché Ancona riuscì a resistere vittoriosamente pur versando un pesantissimo contributo di sangue ma anche per il gesto leggendario della donna. L'assedio durò dall'aprile alla metà di ottobre, quando i cittadini, stremati dalla fame, stavano per perdere ogni speranza. Durante un combattimento i difensori della città gettarono una botte piena di resina e pece che rotolò fin sotto la postazione nem.ica. Nessuno ebbe il coraggio di avvicinarsi per incendiarla. Nessuno tranne una popolana, giovane ma già vedova, chiamata Stamira o Stamura la quale, afferrata una scure, ruppe la botte e vi appiccò il fuoco. L'incendio così appiccato si propagò lungo tutto il fronte nemico, distruggendo macchine da guerra e ripari. La confusione che ne seguì permise agli anconetani di fare una sortita e procurarsi dei viveri. FONTE

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