Eutanasia, dopo Dj Fabo un altro italiano in Svizzera per morire

Un uomo, veneto, attende come Dj Fabo la dolce morte. Gianni, 65 anni, è a Forch, un paesino a venti minuti da Zurigo, dove si trova Dignitas la clinica del "fine vita". Con lui c'è la moglie, Emanuela: "Sono arrabbiatissima perché purtroppo siamo costretti a venire fin qui per avere una morte dignitosa e senza sofferenze". Gianni è malato di tumore e deve assumere tre dosi di morfina al giorno. E' dimagrito molto, pesa 50 chili e non ce la fa più a vivere così. Per questo ha scelto di andare in Svizzera per il suicidio assistito.
"Mio marito è malato da due anni di tumore - racconta, al Corriere del Veneto, Emanuela -. Ma è comunque una persona ancora lucidissima. E non è depresso". "Abbiamo elaborato a lungo la scelta di venire fin qui - dice -. Anche io lo farei. A lui piaceva tantissimo vivere però è condannato e vuole morire senza soffrire in modo dignitoso. Perché la vita che ha fatto nell'ultimo periodo per lui non è dignitosa. Ormai pesa cinquanta chili, ed è costretto alla morfina tre volte al giorno. Il problema è proprio la prospettiva: se sapesse che tra cinque, sei mesi smetterebbe di soffrire allora non lo farebbe. Ma così no".

Per fare questo viaggio, tra le spese dell'ambulanza, del farmaco, della clinica, dell'albergo, servono almeno 10-15 mila euro. Solo la clinica chiede circa undicimila franchi svizzeri. Una spesa che molti italiani stanno prendendo in considerazione per mettere fine alle proprie sofferenze. FONTE
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