Sai perché le statue greche avevano il pene così piccolo?

Visitando le città d’arte che si trovano anche nel nostro paese, ma anche studiando la storia dell’arte a scuole, ti sarà sicuramente capitato di vedere una statua greca o una statua scolpita più di recente ma con lo stile neoclassico, che si ispira a quello greco. Queste statue, la maggior parte delle volte, raffigurano degli uomini, alcuni dei quali sono addirittura delle divinità, ed hanno un particolare costante: sono sempre nudi e, soprattutto, hanno un pene molto piccolo. Ti sei mai chiesto perché?
Nella società di oggi si tende a dare molta importanza alle dimensioni dell’organo genitale maschile, che è considerato spesso simbolo di virilità. Così, quando vediamo queste statue magari sorridiamo (e ci sentiamo anche orgogliosi…) di vedere come le dimensioni, nel passato, non siano quelle di oggi; qualcuno, poi, si chiede anche perché i greci mancassero così di rispetto alle divinità mettendo letteralmente a nudo i loro attributi con dimensioni così ridotte. La risposta ce la da uno storico americano della cultura greca, ed è davvero sorprendente.
Per prima cosa infatti bisogna sapere che nell’antica Grecia gli uomini non davano così importanza al membro maschile, perché non era qualcosa di proibito. I maschi spesso giravano nudi, specialmente gli atleti che dovevano mostrare il loro corpo, e addirittura anche le olimpiadi le giocavano completamente nudi. Vedere quindi un uomo nudo era normale, e per loro chi aveva un pene di ridotte dimensioni ma che, soprattutto, riuscisse a tenere “a bada” evitando le erezioni era una persona degna di merito. L’uomo ideale in Grecia era forte sì, ma anche razionale, calmo e riflessivo.
Infatti nella mitologia greca esistono anche dei personaggi, che sono i satiri (i corrispettivi dei fauni romani, tra cui Priapo) che erano mezzi uomini e mezzi capra, con il pene sempre in erezione. Erano la rappresentazione di coloro che non sapevano frenare gli istinti e che si dedicavano senza alcuna razionalità alla lussuria, ed erano peraltro anche disprezzati. Questo significa che vedere un uomo con il pene eretto era sconveniente, e veniva additato come una persona dedita solamente ai propri istinti; vedere invece un uomo che riusciva a “resistere”, in ogni situazione, era una cosa positiva
Per rendere onore ad una persona, come un’atleta, ma anche ad una divinità, per loro era quindi normale raffigurarlo in questo modo: il pene piccolo simboleggiava le sue qualità intellettuali, mentre se qualcuno avesse scolpito una statua di una persona raffigurandolo come un satiro, quell’opera sarebbe stata offensiva verso chi veniva raffigurato. Questo non significa che i greci non fossero dediti al sesso (anzi), ma semplicemente che la bellezza ideale per loro era quella. E quando si vuole idealizzare qualcuno lo si rappresenta nel modo più bello possibile, per la propria cultura. fonte
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