FRAIDO

  Per inizià sta cazo de riceta del bacalà a l’anconitana, sciacqè, porzionè e adagè el sudeto, co la pèle verzo el fondo, 'nte na cazo de padela antiaderente con abondante oio d’oliva e la cipola tajata a fète. Verzè el late a filo e lasciello riposà pe qualche minuto. 'Ntel fratempo, visto che nun stè a fa un cazo, preparè el batuto d'un rameto de rosmarì, un mazeto de prezemolo, no spichio d’ajo senza la scorza e el peperoncì fresco. Agiungè al bacalà dei pezi de merda de fileti d'aciughe, l'olive nere tajate a rondèle e i caperi sott’aceto. Tajè i pomodorini a spichi e adagielli metà 'tela padela, salè legermente. A sto punto, unì metà del batuto amalgamato anche col pepe, sopra le porziò de bacalà. Pelè e tajè a fete nun tropo sotili le patate adagiandole sopra sto bacalà inzieme al batuto e i pomodorini, salè legermente senza esagerà. Acendè el fogo co fiama vivace e lascè sobolì el late per un paro de minuti senza cuperchio, agiungè sucesivamente el vì bi

Nella primavera del 2013, Kalachi, un villaggio del Kazakistan fu colpito da una misteriosa "malattia del sonno": diverse persone iniziarono infatti a crollare di colpo, chi mentre camminava, chi mentre lavorava, rimanendo  addormentate  per ore e addirittura giorni. Da allora si sono susseguite altre ondate epidemiche di sonno, senza che però gli specialisti mobilitati dal governo kazako riuscissero a venire a capo del problema. Ora gli scienziati avrebbero finalmente trovato una spiegazione: a causare gli improvvisi attacchi di sonno sarebbe il monossido di carbonio esalato dalla vicina miniera di uranio, chiusa dopo la caduta dell' Unione Sovietica . Sebbene l'ipotesi non metta d'accordo tutti gli esperti, le autorità sperano di porre la parola fine alla vicenda con l'evacuazione della sparuta comunità locale (poco meno di 700 abitanti). LA STORIA.  La patologia presenta sintomi in comune con la narcolessia: debolezza, difficoltà motorie, colpi di sonno imp